Dopo il successo riscosso all'ultima Mostra del cinema internazionale di Venezia con il Leone d'argento come miglior rivelazione, "Nuovomondo" di Emanuele Crialese concorrerà all'Oscar per l'Italia. La storia è ambientata agli inizi del Novecento, una famiglia siciliana lascia tutto e parte alla volta dell'America. Un viaggio fatto di speranze fino all'arrivo nella terra del sogno e l'umiliazione.
Crialese ha vinto, dunque, la sfida contro le altre due pellicole in pole position: "Romanzo Criminale" di Michele Placido e "Il Caimano" di Nanni Moretti.
"Nuovomondo" inizia con la decisione che cambierà la vita della famiglia Mancuso: scegliere di lasciarsi il passato alle spalle e iniziare una vita nuova nel Nuovo Mondo. Salvatore vende tutto per portare i figli e la vecchia madre in un posto dove ci sarà più lavoro e più pane per tutti. Salvatore Mancuso, è uno delle migliaia di emigranti italiani che misero in gioco tutto. Non è un eroe, è un uomo semplice, ma guidato da una lucida consapevolezza che lo spinge ad affrontare il lungo e pericoloso viaggio attraverso l’oceano, per giungere a New York agli albori del XX secolo. Non va in cerca di grandi fortune, né di gloria.
Trovare un lavoro e una casa per i suoi familiari sono il suo unico obiettivo. Una sottile e allo stesso tempo fitta atmosfera di mistero avvolge l’intero viaggio: dai riti prima della partenza, alle cure che la madre di Salvatore riserva agli abitanti del villaggio affetti da strane patologie, riconducibili ad arcane presenze e spiriti, che da sempre accompagnano la vita dei contadini siciliani. Niente spaventa i Mancuso, nemmeno le minuziose analisi fisiche e psicologiche a cui gli immigrati dovevano essere sottoporsi una volta sbarcati, che sentenziavano il diritto a rimanere nel Nuovo Mondo o l’obbligo a tornare nel Vecchio.
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